Entro o non entro? La massima occupazione questa sconosciuta
Tra le misure di sicurezza anti Covid la massima occupazione è la più disattesa in Italia
Trieste 2 febbraio 2021 – Sono solo una ristretta minoranza delle insegne della GDO, degli esercizi commerciali aperti al pubblico operanti sul territorio italiano, quelli che tengono effettivamente conto del numero di persone presenti all’interno dei propri spazi. Secondo un’inchiesta realizzata da Demia per conto di Enliteon, solo il 55% dei punti vendita della GDO e il 33% degli esercizi commerciali ha messo in campo una soluzione per effettuare un conteggio in tempo reale delle persone presenti all’interno dei propri spazi. Se infatti la norma è conosciuta praticamente da tutti i responsabili dei punti vendita – 98% nella GDO e 87% negli esercizi commerciali – ed è ottemperata con la relativa affissione all’ingresso del “cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno dei locali” per tutti gli esercizi al di sopra dei 40 mq, le soluzioni per il conteggio adottate sono più problematiche.
Gli esercizi più grandi differenziano, come raccomandato, i percorsi di entrata e di uscita, ma il conteggio vero e proprio avviene in modo approssimativo. Più precisamente l’indagine ha rilevato che il 27% della GDO provvede con un operatore addetto al conteggio e al via libero all’accesso, una percentuale inferiore (21%) si affida a sistemi indiretti (come ad esempio il numero di carrelli a disposizione), mentre solo il 7% ha installato dei sistemi automatizzati di people counting (conteggio di persone tramite sensori) che segnalano all’ingresso il numero di persone effettivamente presenti all’interno. Ne consegue che il 45% dei negozi della GDO attualmente non ha alcun tipo di conteggio e si limita soltanto a esporre il cartello con il numero teorico massimo di presenze contemporanee.
Tra gli esercizi commerciali con metratura superiore ai 40 mq le percentuali sono ancora più contenute: il 6% effettua il controllo con un addetto (spesso il medesimo che è alla cassa vicino all’uscita), il 17% utilizza metodi indiretti, il 76% non ha alcun sistema di conteggio e solo l’1% utilizza un sistema di conteggio di presenze automatizzato.
Approfondendo le motivazioni di mancata adozione di sistemi di conteggio automatico è emerso il fatto che “non sono conosciuti” dal 43% della GDO e dal 61% degli altri esercizi, “costano troppo” per il 10% della GDO e il 12% degli altri esercizi, e “non essendo obbligatorio, non lo adottiamo” per il 47% della GDO e 27% degli altri esercizi.
Secondo un calcolo effettuato dagli esperti di Enliteon (società internazionale specializzata nel people counting e massima occupazione nel segmento B2B) l’adozione di una soluzione di conteggio automatico delle presenze in store consentirebbe mediamente un risparmio del 89% rispetto all’effettuazione del medesimo servizio con un addetto dedicato. «La possibilità di raccogliere con precisione e in modo anonimo i flussi precisi di ingresso/uscita nonchè il tempo medio di permanenza, – rileva il CEO di Enliteon Riccardo Mazzurco – in aggiunta all’ottemperanza completa alle disposizioni del DPCM e quindi l’assenza di multe, costituiscono i prerequisiti per l’adozione di soluzioni automatizzate di people counting». «Dal punto di vista dei clienti – aggiunge Diego Martone, CEO di Demia – il controllo in tempo reale degli accessi e della massima occupazione sono degli aspetti molto importanti sia in quanto elevano la percezione di sicurezza e attenzione alla salute da parte delle insegne, che per la possibilità di decidere se entrare o meno in un luogo chiuso in base al numero di presenze, altrimenti non visibili».
Nota metodologica
Le interviste sono state condotte tramite metodologia CATI (Computer Assisted Telephone Interview) e CAMI (Computer Assisted Mobile Interview) sono state 1.028 (250 GDO e 778 esercizi commerciali > 40 mq) e sono state effettuate tra il 3 e il 13 gennaio 2021. Il questionario era composto da 22 domande e ha avuto una durata media di 6 minuti.
Il campione è statisticamente rappresentativo dell’universo di riferimento, composto da aziende della GDO presenti sul territorio italiano, esercizi commerciali superiori ai 40mq.
